Noce moscata (Myristica fragrans)
La noce moscata è il frutto della Myristica fragrans, pianta appartenente alla famiglia delle myristicaceae, originaria delle Isole Molucche ma molto diffusa praticamente ovunque. La noce in sé ha una forma allungata che ricorda un piccolo siluro, è composta da un mallo esterno che, quando la noce è matura, si apre in due gusci morbidi che contengono la noce vera e propria. Gli usi culinari di questa spezia sono molto diffusi, soprattutto per la preparazione di dolci, mentre i suoi effetti allucinogeni sono sconosciuti ai più. Tali effetti sono dovuti essenzialmente alla presenza di due composti attivi: l'acido mistrico e l'Elemicina, le cui strutture chimiche sono molto simili a quella della Noradrenalina o alle anfetamine di sintesi. In realtà, la noce moscata produce effetti più vicini a quelli dell'Lsd che a quelli dell'anfetamina, effetti quindi a carattere prevalentemente allucinogeno.
"Avevo sentito parlare della possibilità di fumarsi la noce moscata e l'ho sempre considerata una sciocchezza. Però una sera con un po' di amici eravamo in un clima scherzoso e così ci abbiamo provato. Non so se sia stata suggestione o cos'altro, però posso dire che in mancanza di meglio… [P., 25 anni, studentessa di Psicologia]"
In realtà, per ottenere qualche effetto di tipo allucinogeno si devono macinare almeno dieci noci moscate (la quantità dipende anche dalla loro provenienza), lasciarle macerare per una notte in acqua calda e usarle per un infuso. Dopo l'assunzione può verificarsi un breve intervallo prima che gli effetti si manifestino: coloriture molto particolari a seconda del paesaggio, euforia e leggere allucinazioni. La noce moscata può essere tranquillamente acquistata in qualsiasi negozio di alimentari a un prezzo molto modesto e viene venduta in due versioni: intera o grattugiata. È preferibile sceglierla intera perché contiene una varietà di oli essenziali che svaniscono rapidamente al contatto con l'aria. Vero è che gli effetti collaterali gastrointestinali sono tanto sgradevoli da funzionare come deterrente per un uso frequente perché provocano una forte intossicazione.
La noce moscata, anche se fin dal Medioevo era conosciuta come sostanza terapeutica, veniva ricercata per le sue qualità afrodisiache, per le quali è utilizzata ancora oggi in Oriente, particolarmente nello Yemen, in India e in Malesia, dove addirittura viene usata per curare le malattie di cuore e le insufficienze renali. Anche nella Farmacopea tradizionale occidentale la noce moscata rientra in diverse ricette riconducibili alla stregoneria popolare: ad esempio, se a mezzo grammo di questa sostanza si uniscono altrettanti chiodi di garofano, cardamomo, macis, cannella, gengevo ed erba galanga, tritati e sciolti in 3/4 di litro di alcool e lasciati riposare per una notte, si realizza un infuso che rafforza la memoria, l'intelligenza e rende perfino di buon umore! [C., 26 anni, dottorando in Antropologia culturale]
Se ne volete saper di più:
È un lavoro interessante e davvero buffo. Specie per come vengono inquadrati "gli studenti" hahah.
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